Stefano Camporeale (anno di nascita: 1971) è Professore Associato di Archeologia Classica all'Università di Siena dal 2016, è stato ricercatore all'Università di Trento (2014-2016), Marie Curie Fellow all'Ecole normale supérieure de Paris (2011-2013) e ha conseguito il dottorato di ricerca all'Università di Siena (2006).
Le sue ricerche si concentrano principalmente sulle tecniche di costruzione e sui cantieri edili del periodo romano, ma generalmente comprendono l'archeologia e l'architettura greca e romana, l'archeologia delle antiche province mediterranee e romane, il Nord Africa nell'antichità, Roma imperiale, l'archeologia della produzione, la cultura materiale, le risorse informatiche per l'archeologia classica (banche dati). Ha realizzato diversi progetti in Italia e in altri paesi europei e mediterranei, in particolare in Marocco, dove ha anche condotto ricerche di dottorato sulle tecniche di costruzione di tre città antiche (Thamusida, Banasa, Sala). Ha poi lavorato sull'edilizia pubblica e privata e sui cantieri di altri centri in Marocco (Lixus, Volubilis), Grecia (Efestia-Lemnos), Egitto (Dionysias-Fayoum), Spagna (Merida).
È stato membro del comitato organizzatore di una serie di incontri sui cantieri antichi tenutisi a Merida (2007), Siena (2009), Parigi (2009), Padova (2012) e Oxford (2015).
Tra i suoi progetti più recenti sono gli scavi a Roselle e Populonia (Italia), la ricostruzione del Capitolium di Sala (Marocco), la diffusione e l'utilizzo della tecnica dell'opus africanum nel Mediterraneo, il cantiere e le tecniche del Palazzo Imperiale della Domus Tiberiana sul Palatino a Roma (in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Roma).
Partecipa al progetto internazionale ACOR: Atlas des techniques de construction romaines – database delle tecniche edilizie romane in pietra e terracotta. Il database è liberamente consultabile online: https://acor.huma-num.fr/